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venerdì 26 aprile 2013

Le avventure del cacciatore di baci

Ignacio Lehmann ha raccolto 700 foto di baci tra America ed Europa; scene di strada con messaggi di pace, che ritraggono l’amore, le città e le culture.
BUENOS AIRES, ARGENTINA #70 KISS
I quasi 700 baci che Ignacio Lehmann ha catturato a New York, Londra, Parigi, Berlino, Barcellona, Buenos Aires e adesso nel Distretto Federale del Messico, sono baci di strada di un fotografo di strada. Questo mago dell’obiettivo di 29 anni cammina fino a 14 ore al giorno in cerca di baci. Possono essere baci rubati ai primi raggi di sole o “ardenti” in pieno giorno, baci sorpresi negli autobus, nei parchi, nelle piazze, nelle strade o catturati con monumenti emblematici sullo sfondo.
Nel suo grande e variegato album fotografico, che ha intitolato “100 World Kisses” e che è un work in progress su Facebook, Ignacio Lehmann ha racchiuso baci pieni di tenerezza e amore fraterno da genitori a figli, da nonni a nipoti, baci tra amici, amanti, fidanzati, gay e lesbiche. Ha perfino dato spazio a gente che bacia il proprio animale o ai baci tra animali, di cani a Coyoacàn, di cavalli a Berlino.

Al fotografo argentino, che ha iniziato questo progetto a New York nel giugno 2012, non importa attenersi ad uno stereotipo; vive con la certezza che “tutti entriamo nell'universo del bacio e non voglio circoscriverlo allo stereotipo classico, tra ragazzo-ragazza o solo in coppia”.
In meno di un anno Lehmann ha viaggiato per sette città per raccontarle attraverso una serie di 100 baci che ha pubblicato senza filtri su facebook.com/100WorldKisses: l’unico desiderio è quello di presentare la lista in ordine decrescente, dalla numero 100 alla 0, concludere l’album con la 0 e intraprendere il viaggio verso un’altra città, per raccontarla con immagini e baci.

“Non sono foto esteticamente perfette, perché altrimenti sarebbero da rivista o da inchiesta; sono foto di strada”.
México City, México, #75 Kiss
Per scattare le 100 foto, Ignacio Lehmann, deve realizzare una vera opera di convincimento: con la macchina fotografica al collo si avvicina all'affettuosa coppia che lo ha sedotto; dunque gli spiega il suo progetto, gli infonde sicurezza e, una volta convinta e fotografata, estrae il suo marchio da applicare sui loro polsi, come prova della partecipazione ai “100 World Kisses”.
“Il fatto di scattarne 100 è una sfida, è un processo arduo e lungo nel quale a volte le cose riescono e a volte no; l’idea è anche quella di mostrare la città, raccontarla attraverso i baci, non è realizzare una guida turistica che informi di quanto costi un piatto di enchiladas o dove è meglio alloggiare. Per me il soggetto più importante è la gente, più dei monumenti e dei palazzi, è la gente ad essere in primo piano attraverso l’immagine di un bacio”, racconta il fotografo argentino a El Universal.

Teotihuacán, México  #59 Kiss

Un legame con un messaggio
Nell'arte il bacio è stato raffigurato molte volte: emblematica la fotografia “Il bacio di Times Square”, di Alfred Eisenstaedt, nella quale un’infermiera viene baciata appassionatamente da un marinaio alla fine della seconda guerra mondiale; così come “Il bacio” di Gustav Klimt o la scultura “Il bacio” di Auguste Rodin.


Lehmann li conosce bene: prima di andare a New York “per tentare la fortuna” lavorava in un museo d’arte di Buenos Aires. Un giorno, insieme alla sua fidanzata, Ignacio arrivò a Times Square e senza pensarci diede inizio al progetto che oggi, a meno di un anno, si compone di quasi  700 foto. “Penso davvero molto ai baci, ne vedo molti e li cerco, mi sembra che il bacio sia fantastico, è bellissimo baciare e vedere persone baciarsi, significa che tra queste persone esiste qualcosa, un legame”. Lui questi legami li registra, per questo motivo s’impegna affinché il gesto sia vero. “Il bacio è un atto pacifico di unione, un gesto simbolo di armonia, amore e pace, è un grande messaggio”. 

Berlin, Germany  #12 Kiss
Lehmann  ha imparato a viaggiare da solo, a conoscere di più se stesso, ma ha anche imparato a perfezionare “questo radar che ho attivato tempo fa, quando ho cominciato a cercare baci. Adesso mi risulta difficile spegnerlo, passo tutto il tempo alla ricerca portando sempre con me la macchina fotografica. A volte cerco di smetterla ma non posso.”
Assicura di non essere ossessionato dagli spazi come lo è dai baci; anche se spesso combina l’effusione amorosa con i luoghi emblematici di ogni città, così da avere baci a Parigi sotto la Torre Eiffel, a Londra sotto il Big Ben, a Berlino davanti la Porta di Brandeburgo, a New York ai piedi di Time Square e in Messico nello Zócalo, davanti al  Monumento della Rivoluzione, nella Torre Latinoamericana o davanti le Piramidi di Teotihuacàn.

San Cristobál de las Casas, Chiapas, México  #21 Kiss

“Ma ci sono anche foto notturne, diurne, in cui non c’è nessuno o foto di una madre che bacia suo figlio in un autobus. Ti rendi conto che si tratta del Messico dai lineamenti delle persone”, dice l’intervistato la cui pagina Facebook ha circa 30 mila amici.

Ogni album che Ignacio Lehmann ha creato fino ad oggi ha una sua determinata personalità data dagli amanti e dalle città. Delle sette città che il fotografo argentino ha visitato per il suo progetto, Città del Messico è quella in cui ha raccolto più baci per per le strade.  “Si baciano un sacco, si baciano gli alunni delle scuole, gli anziani; si stringono per la strada, nel parco, sdraiati come fossero a letto. E’ impressionante, non ho visto niente di simile in nessun’altra città, perciò il Distretto Federale è ottimo per il mio progetto anche se, al tempo stesso, i messicani provano vergogna, hanno paura, si imbarazzano e temono la macchina fotografica. – spiega - Per esempio qui non è permesso scattare foto in Metro o sui mezzi di trasporto, la polizia ti chiede ‘per quale motivo stai scattando foto?’ o ti chiedono di cancellare una foto se non ha una ‘funzione’”.

 México City, México  #47 Kiss   
Un caso a parte sono i parigini, con i quali è difficile avere a che fare, racconta Lehmann: sono molto particolari, con loro non soltanto la lingua è stata una barriera, dal momento che non gradiscono gli si parli in inglese, ma è stato difficile anche spingerli a baciarsi per la strada. “Nonostante ciò, i paesaggi sono straordinari, le foto di Parigi sono venute ‘super parigine’. Un altro esempio è Londra, dove sono più distanti, più freddi; a New York, invece, amano l’obiettivo. Ogni città ha i suoi segreti, il punto è scoprirli e comporre l’album”.   

Così, trascorre la sua vita a caccia di baci e amanti, realizzando un album che è d’ispirazione, come una candela accesa che può accendere altre candele in un momento in cui il mondo intero vive momenti difficili e di grande caos. 



Traduzione: Marcella Bucaria
Autore: Yanet Aguilar Sosa
Apparso su: El Universal
Lingua: Spagnolo
Testo originale: http://www.eluniversal.com.mx/notas/912234.html
Foto: http://www.dimelaneta.com/100-besos-alrededor-del-mundo/

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