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lunedì 3 giugno 2013

Una sonda ottiene immagini ravvicinate di un Grande Uragano su Saturno


Pasadena, California - La Sonda Cassini della Nasa ha regalato agli scienziati la prima immagine ravvicinata e in luce visibile di un mastodontico uragano che turbina sul Polo Nord di Saturno.

Nelle foto ad alta risoluzione e nei video, gli scienziati vedono che l'occhio del ciclone misura circa 1250 miglia (2000 chilometri) di larghezza, 20 volte più esteso dell'occhio del ciclone di un normale uragano terrestre. Le sottili, luminose nuvole sulla parte esterna dell'uragano stanno correndo alla velocità di 330 miglia orarie (150 metri al secondo). L'uragano infuria all'interno di un grande e misterioso vuoto a sei lati fra le nuvole conosciuto come l'Esagono.

"Siamo rimasti a bocca aperta quando abbiamo visto questo vortice, perché somiglia molto ad un uragano della Terra", ha detto Andrew Ingersoll, membro del Team di Analisi delle Immagini della Missione Cassini impiegato dell'Istituto di Tecnologia della California a Pasadena. "Ma è su Saturno, su una scala molto maggiore, e in qualche modo sta andando avanti nonostante le piccole percentuali di vapore acqueo nell'atmosfera di Saturno, fatta di idrogeno".

Gli scienziati studieranno l'uragano per capirne di più su quelli terrestri, che si alimentano dall'acqua calda degli oceani. Anche se non c'è alcuno specchio d'acqua vicino a quelle nuvole che sono alte nell'atmosfera di Saturno, imparare come queste tempeste di Saturno usino il vapore acqueo potrebbe dire di più agli scienziati su come nascano e si alimentino gli uragani terrestri.
Sia un uragano terrestre che il vortice al polo nord di Saturno hanno un occhio centrale con assenza di nuvole o nuvole molto basse. Altre caratteristiche simili includono nuvole ad altitudine elevata che formano le "pareti" dell'occhio, altre nuvole ad alta quota che ruotano attorno all'occhio e una rotazione in senso antiorario nell'emisfero settentrionale.


Video esplicativo in inglese

Una differenza sostanziale fra gli uragani è che quello su Saturno è molto più grande delle sue controparti terrestri e la sua rotazione è incredibilmente veloce. Su Saturno, il vento nel "muro" dell'occhio soffia oltre 4 volte più velocemente dei venti di uragano sulla Terra. A differenza degli uragani terrestri, che tendono a muoversi, l'uragano di Saturno è bloccato sul polo nord del pianeta. Sulla Terra, gli uragani tendono a spostarsi a nord a causa delle forze che agiscono sui rapidi vortici di vento mentre il pianeta ruota. Quello su Saturno non si sposta ed è già all'estremo nord raggiungibile.

"L'uragano polare non ha alcun altro posto in cui andare, e questo è probabilmente il motivo per cui è lì fermo sul polo", ha detto Kunio Sayanagi, un consulente del team d'Analisi delle Immagini dell'Università di Hampton, in Virginia.

Gli scienziati credono che la gigantesca tempesta abbia infuriato per anni e anni. Quando Cassini raggiunse nel 2004 il sistema di Saturno, il polo nord del pianeta era oscurato, poiché quella parte era nel bel mezzo del suo periodo invernale. In questo periodo lo spettrometro composito a infrarossi della sonda Cassini e lo spettrometro per la mappatura a immagini e a infrarossi hanno individuato un grande vortice, ma l'osservazione a luce visibile ha dovuto aspettare l'arrivo dell'equinozio nell'Agosto del 2009. Solo allora la luce del sole ha iniziato a penetrare l'atmosfera dell'emisfero settentrionale di Saturno. L'osservazione ha richiesto la variazione dell'angolo orbitale di Cassini attorno a Saturno, in modo da permettere alla Sonda di osservare i Poli.




"Una simile affascinante e sorprendente vista dell'Uragano al polo nord è possibile solo perchè Cassini è su una traiettoria più "sportiva", con orbite inclinate in modo da far andare alternatamente la sonda al di sopra e al di sotto del piano equatoriale di Saturno" ha detto Scott Edgington, scienziato aggiunto del progetto Cassini al Laboratorio sulla Propulsione a Reazione a Pasadena, California . "Non puoi osservare molto bene le regioni polari da un'orbita equatoriale. Osservare il pianeta da diversi punti strategici rivela di più sugli strati delle nuvole di quanto non sia possibile potendone osservare l'intera superficie".

Cassini cambia il suo angolo orbitale per simili scopi di osservazione solo ogni pochi anni. Dal momento che la Sonda utilizza l'attrazione gravitazionale della luna di Saturno, Titano, per cambiare l'angolo orbitale, le traiettorie inclinate necessitano di supervisione costante da parte dei navigatori a terra. Il percorso necessita di anni di pianificazione anticipata e bisogna seguire molto scrupolosamente l'itinerario stabilito per assicurarsi che sia disponibile abbastanza propellente perché la Sonda possa raggiungere le sue future destinazioni e orbite.

La missione Cassini-Hyugens è un progetto in collaborazione fra NASA, Agenzia Spaziale Europea e Agenzia Spaziale Italiana. Il JPL (Laboratorio sulla Propulsione a Reazione), una divisione dell'Istituto di Tecnologia della California, a Pasadena, gestisce la missione Cassini-Hyugens per la Direzione delle Missioni Scientifiche della NASA a Washington. Il motore della Sonda e i due obiettivi a bordo sono stati ideati sviluppati e assemblati al JPL. Il Tam di Analisi delle Immagini comprende scienziati dagli Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia e la Germania. Il centro delle operazioni sulle Immagini ha la sede nell'Istituto di Scienze dello Spazio di Boulder, in Colorado.

Per ulteriori informazioni su Cassini e la sua missione visitate l'indirizzo http://www.nasa.gov/cassini and http://saturn.jpl.nasa.gov


Traduzione di Giuseppe Miceli.

Autore: Jia-Rui Cook, Dwayne Brown 
Fonte: NASA
Lingua: Inglese