Da dove vengono le uova di cioccolato, le campane, il coniglio di Pasqua o l'agnello pasquale? Scoprite la storia e le origini di una festività ricca di simboli, oggi una vera e propria festa familiare. Un evento ricco dell'eredità di tradizioni e credenze ebraiche e cristiane, ma anche pagane.
Pasqua è una delle principali feste cristiane. Prende in prestito il nome dalla festa ebraica, la Pasqua ebraica, che si svolge nello stesso periodo. Due feste che però non hanno lo stesso significato. Nella religione ebraica, Pasqua è “la festa delle feste”. Commemora la fuga dall'Egitto del popolo ebraico, sottomesso alla schiavitù all'epoca del faraone. Secondo la Bibbia e il libro dell'Esodo, il giorno di Pasqua, il Mar Rosso si sarebbe aperto per lasciar passare Mosè e gli Israeliti, inseguiti dalle truppe del faraone, permettendo loro così di raggiungere la Terra Promessa di Israele. Pasqua segna dunque la nascita del popolo d'Israele e vuole essere, più in generale, una festa di libertà. In ebraico, in effetti, Pasqua si dice Pesach che significa passaggio.
Quanto alla Pasqua cristiana, questa celebra la resurrezione di Gesù. Secondo i Vangeli, la morte e la resurrezione di Cristo hanno avuto luogo durante la Pasqua Ebraica, il che spiega come mai la Pasqua cristiana prenda lo stesso nome. Per i cristiani, la Pasqua celebra la resurrezione di Gesù tre giorni dopo la Sua morte, e il “passaggio” verso la vita eterna. È una delle feste più importanti dell'anno – per gli ortodossi, la più importante – che si estende su tutta la Settimana Santa. La Pasqua è il cuore della fede cristiana.
Alcune fonti riportano che i Persiani si scambiavano delle uova già 5000 anni fa. Poi fu il turno di Galli e Romani. Per tutte queste culture pagane, l'uovo sembra essere stato l'emblema della vita, della fecondità e della rinascita. Queste tradizioni, in seguito, sono state assimilate dal cristianesimo. L'uovo di Pasqua è diventato allora un simbolo della resurrezione. E nello stesso tempo segna la fine delle privazioni imposte dalla Quaresima.
Le prime uova dipinte appaiono nel XIII secolo in Europa. Sono spesso dipinte di rosso – che rievoca il sangue di Cristo – e decorate con disegni o frasi. Nel Rinascimento, nelle corti reali, le uova di gallina vengono sostituite da uova d'oro. Decorate con metalli preziosi, gemme e dipinti di artisti celebri, questi oggetti raggiungono il massimo splendore alla corte di Russia, in particolare con le uova dell'orafo Peter Carl Fabergé (1846-1920).
Spiegazione alternativa: dal momento che la Domenica di Pasqua marca la fine della Quaresima, segna la fine di un periodo di privazione per i praticanti. Una volta questa tradizione era più rispettata di oggi. Durante i 40 giorni di digiuno, i fedeli non mangiavano uova. Alla fine del periodo, i credenti si scambiavano i prodotti delle loro galline che avevano accumulato. Delle uova che, a partire dal XV secolo, potevano essere decorate. Quanto al cioccolato, sarebbe apparso inizialmente nei gusci d'uovo, prima che comparissero delle uova tutte in cioccolato nella prima metà del XIX secolo.
L'uovo di cioccolato in sé è molto recente. Nasce nel XIX secolo, grazie ai progressi nella lavorazione della pasta di cacao riscaldata a 50°C e alla messa a punto dei primi stampi in argento, rame o ferro stagnato.
Perché si parla di campane di Pasqua?
In alcune regioni francesi, ai bambini viene spiegato che a portare le uova di Pasqua sono le campane. In realtà, se si fanno entrare le campane in questa leggenda di Pasqua per i più piccoli, è perché queste giocano un ruolo particolare: poco prima di Pasqua, dal Giovedì Santo, le campane delle Chiese cattoliche devono tacere in segno di lutto. Ai bambini, si è raccontato per molto tempo che le campane erano partite per Roma per essere benedette dal Papa. Una leggenda oggi meno tramandata. Le campane riprendono la loro attività e rintoccano di nuovo la notte tra il sabato e la domenica di Pasqua per celebrare e annunciare la resurrezione di Cristo. Le campane dunque “ritornano” a Pasqua e, secondo la leggenda raccontata ai bambini di alcune regioni, portano le uova, che seminano lungo il loro percorso.
Nei paesi germanici e anglosassoni, e oggi in alcune regioni francesi, sono dei leprotti o dei conigli pasquali che portano le uova. Non sono solo l'emblema della fecondità: rappresentano anche la dea che dà il nome alla Pasqua per Inglesi e Tedeschi: "Easter" e "Ostern".
Prima di Pasqua: la Quaresima e la Settimana Santa
Nei paesi di tradizione cristiana, le feste di Pasqua si estendono su più settimane seguendo il racconto dei Vangeli.
La Quaresima comincia 40 giorni prima della Pasqua, e vuole essere un tempo di raccoglimento, di purificazione e di preparazione alla Pasqua.
Giotto - Ingresso a Gerusalemme |
La Settimana Santa inizia una settimana prima di Pasqua, con la Domenica delle Palme, che segna l'arrivo di Gesù a Gerusalemme, acclamato dalla folla.
Il Giovedì Santo celebra l'ultima cena consumata da Gesù con i suoi discepoli. Durante quest'ultimo pasto, la Cena, Gesù benedice il pane e il vino, prima di essere arrestato.
Il Venerdì Santo commemora il giorno della crocifissione, secondo gli storici, intorno all'anno 30 della nostra era. Quel giorno, i cristiani di tutto il mondo digiunano e seguono la via crucis. In Alsazia e in Mosella è un giorno festivo.
La Domenica di Pasqua è quella della resurrezione. Tre giorni dopo la morte di Gesù, due donne, tra le quali Maria Maddalena, si recano alla tomba di Cristo scoprendola vuota, prima di veder apparire Gesù che chiede loro di annunciare la Sua resurrezione. Questa domenica è un giorno festivo, durante il quale terminano tutte le proibizioni quaresimali.
Inizia allora la settimana di Pasqua: Gesù si fa riconoscere dai suoi discepoli, prima di risalire al cielo, 40 giorni dopo, con l'Ascensione.
Il lunedì di Pasqua è un giorno festivo sia in Francia che in numerosi altri paesi, ma non ha alcun significato religioso.
La cena pasquale
Pane azzimo, vino, agnello...i riti cristiani prendono ispirazione dalla Pasqua Ebraica, che a sua volta ha le sue radici in antiche tradizioni pagane.
L'Ultima Cena di Leonardo |
La Cena e l'Eucarestia
Nei Vangeli, durante l'ultima cena, Gesù benedice il pane e il vino, presentandoli come il Suo “corpo” e il Suo “sangue”. Chiede allora ai Suoi discepoli di perpetuare questo rito in Sua memoria, cosa che permetterà la remissione dei peccati. Per i cristiani, l'eucarestia è la commemorazione di questa cena, ma anche quella del sacrificio di Gesù, che riscatta così il peccato originale degli uomini. I cattolici credono nella presenza reale di Gesù nel pane azzimo e nel vino benedetti durante la messa. È il mistero della transustanziazione. Al contrario, i protestanti vedono nell'eucarestia soltanto un rito simbolico.
Il calice di vino e il pane azzimo
L'influenza delle tradizioni ebraiche sull'eucarestia è manifesta: la sera di Pasqua, gli ebrei celebrano in effetti il “Seder”, la cena pasquale. Sulla tavola figurano 7 portate simboliche, tra le quali delle erbe amare per ricordare la sofferenza del popolo ebraico prima della liberazione, ma anche del pane azzimo. Questo pane senza lievito viene consumato in memoria della fuga dall'Egitto durante la quale gli Israeliti non ebbero il tempo di far lievitare il pane. Per 7 giorni prima e dopo la Pasqua, il pane lievitato è proibito e sostituito dalle “matzoth”, gallette di pane azzimo. Sul tavolo del Seder viene anche posto un calice di vino riservato al profeta Elia, del quale si attende il ritorno.
L'agnello pasquale
Mangiare agnello è una tradizione che si ritrova in molti paesi. Per i cristiani l'agnello fa riferimento al Cristo, “l'Agnello di Dio” che ha dato la propria vita in sacrificio e che guida il gregge delle pecore di Dio. Ma nella Bibbia, il sacrificio dell'agnello è comandato anche agli Israeliti, prima della traversata del Mar Rosso. Con il sangue di quest'agnello segnano le loro case, sfuggendo così alla decima piaga d'Egitto, la morte dei primogeniti. Un rito pastorale che praticavano già i popoli nomadi.
L'agnello e la pecora hanno sempre rappresentato la purezza, l'innocenza, la giustizia. Una volta si raccontava addirittura che il diavolo potesse prendere la forma di qualsiasi animale ad eccezione della pecora.
Come si fa a sapere quand'è Pasqua?
Perché il giorno di Pasqua cambia ogni anno e secondo il paese? Un calcolo scientifico per conoscere in anticipo la data di Pasqua.
Per molto tempo i cristiani hanno festeggiato la Pasqua in coincidenza con la Pasqua Ebraica, che poteva cadere tanto una domenica quanto un lunedì o un martedì. La Pasqua Ebraica si calcola in effetti in base al calendario lunare (il mese comincia con la luna nuova) e cade il 15 di Nissan, il primo mese dell'anno, a cavallo tra Marzo e Aprile. Tuttavia, nel 325, il concilio ecumenico di Nicea decide che Pasqua deve ormai aver luogo una domenica, giorno della resurrezione di Gesù. Stabilisce per questo un calcolo scientifico, conosciuto con il nome di “Computo”. Il giorno di Pasqua viene fissato la prima domenica dopo il plenilunio che segue il primo giorno di primavera...Come l'Ascensione o la Pentecoste, la Pasqua è dunque una festa mobile, celebrata tra il 22 marzo e il 25 aprile.
Altra differenza: per gli ortodossi, che usano il calendario giuliano e non quello gregoriano, la primavera arriva il 3 aprile e non il 20 o 21 marzo. Ogni anno, la Pasqua ortodossa (che in francese viene chiamata come quella ebraica) viene celebrata qualche giorno più tardi.
Pasqua oggi
Con la laicizzazione della società, le feste pasquali hanno perso progressivamente un po' del loro significato religioso. Pasqua è ormai sinonimo di vacanze, di galline e di uova di cioccolato. Si tratta di una festa di famiglia, dedicata in primo luogo ai bambini che, la domenica di Pasqua, vanno a caccia di uova e altre ghiottonerie, lasciate dal leprotto o dalle campane di Pasqua. Per alcuni è anche l'occasione per mandare delle cartoline pasquali.
Autore: Virginie Riviere
Apparso su: L'Internaute
Tradotto da: francese