I Cadillacs erano famosi, tra le varie cose, per le scoregge in pubblico e per le molestie alle ragazze, come fossero un gruppo di ubriachi di un’osteria e non un affermato gruppo rock. Ai
concerti il divertimento di noi fans consisteva nel dimenarci, spingerci
e sputarci fino a formare un vortice umano potenzialmente letale. Oggi non
sopravvivrei alla seconda canzone. Ma a quel tempo mi sembrava il massimo.
Il concerto in questione fu aperto con V Centenario, un inno alla scoperta dell’America, in cui la frase più gentile recitava “figli bastardi di colonie assassine”. Uno dei miei amici salì sul palco a cantare con Vicentico, che lo restituì al pubblico con una gomitata sulla faccia. Un altro si lanciò dal palco e fu trasportato di mano in mano dalla gente per 20 metri. E io..ero con la mia fidanzata. In ultima fila. Dove nessuno si colpiva. Lei percepiva che io mi sentivo perfettamente a mio agio.Alla quarta canzone non resistetti più e mi lanciai con i miei amici.
L’ultima volta che vidi quella ragazza fu dall'alto, a pochi metri da terra.
L’ultima volta che vidi quella ragazza fu dall'alto, a pochi metri da terra.
Con il tempo Vicentico intraprese una
carriera da solista. E la sua musica iniziò a discostarsi dal rock,
dal trash, dallo ska o dal dub per
tendere verso il genere più insospettato: la ballata romantica. Il primo
segnale d’allarme fu la sua versione di Algo contigo, un bolero de Los Panchos che i
fans perdonarono ritenendolo una beffa. Ma gli allarmi si
susseguirono uno dietro l’altro. Le sue canzoni si fecero più lente. Il
suono di addolcì fino a sfiorare la nuova tendenza. Poi, il massimo sacrilegio:
ad un gala di MTV cantò con Ricky Martin. Le urla di “traditore” giunsero
da tutta la mia generazione. I miei vecchi amici bruciarono i dischi di
Vicentico, rinnegarono la sua musica, si strapparono gli indumenti.
I miei amici, poveri, non si erano accorti
che loro stessi, con il passare degli anni, si erano trasformati in impiegati
in giacca e cravatta abituati a trascorrere i fine settimana dando la pappa ai
loro bambini. Desideravano che Vicentico continuasse ad essere ciò che essi
stessi non erano più. Per loro, il primo dovere di un cantante era quello
di fargli credere che avrebbero potuto ancora passare la notte a calpestarsi e
a spingersi sotto al palco, mentre qui, nel mondo reale, gli cresceva la pancia
e gli cadevano i capelli.
L’anno scorso, tuttavia, si sono
verificati due eventi significativi: 1) Quattro dei miei amici hanno
divorziato, 2) Vicentico ha presentato il suo Cd più kitsch.
Il Vicentico 5 è
così smidollato che contiene versioni di Roberto Carlos, di Xura e della
canzone più languida degli Abba, The winner takes it all, tradotta in spagnolo da..Pimpinela!
Intanto, i miei vecchi amici, dopo il
loro divorzio, si sono accorti d’improvviso che non sarebbero più tornati come
prima, che non sono più dei ragazzini, né lo saranno. Credevano che il
matrimonio fosse una parentesi fra due adolescenze, ma hanno dovuto riconoscere
che il puro sesso, che prima li faceva impazzire, adesso li deprime. Così,
sentono la nostalgia dei pranzi in famiglia. E il letto sembra loro più grande
e solitario di un campo di calcio.
Ho scoperto
che due di loro hanno acquistato Vicentico 5, ma non si azzardano ad ascoltarlo in pubblico. Dopo anni
passati ad inveire contro questo “traditore” che canta “musica per signore”
adesso non posso ammettere che Vicentico è l’unico cantante che ha creduto in
loro e ha osato essere come loro. Tuttavia, da soli, in macchina o nei loro
silenziosi appartamenti da scapoli, ascoltano Creo que me enamoré.
In un primo momento avevo pensato di
ridicolizzarli davanti agli altri nostri amici, ma dopo averci
pensato un pò ho preferito mantenere il segreto.
Traduzione: Marcella Bucaria
Autore: Santiago Roncagliolo
Fonte: El País Semanal
Lingua: Spagnolo
Testo Originale: http://elpais.com/elpais/2013/04/17/eps/1366215990_939392.html